fotografia: Franco Cavalleri.
Colleziono ricordi:
primi anni ’60, originali.
primi anni ’60, originali.
Ben catalogati, li espongo
a cicli di memorie alterne.
No - non li cedo:
e con cura, li conservo.
Chicche preziose,
nel baule dell’anima.
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© Luciana
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4 commenti:
E' reale o è una metafora? E' comunque bella. Ciao
Eh eh.... sì, Paola hai proprio indovinato, è una mia personalissima metafora. Questa poesia l'ho composta dopo aver visitato un mercatino d' antiquariato di paese (esattamente quello che s'intravede nella foto). Più che antiquariato, direi di "modernariato": cose vecchie e cose "dei miei tempi"! Sono sempre affascinata da queste bancarelle, mi richiamano alla mente tanti particolari e situazioni dell'infanzia. "Deja vu" di tanti piccoli oggetti che componevano la quotidianità domestica... Così ho pensato che in fondo, dentro di me tutte quelle cose erano ancora tutte lì, conservavano il loro posto nella mia memoria come se anch'io le possedessi. Scaffali dicordi. Già. Proprio così! Tutti noi li possediamo.
E me piace da matti "conservarli con cura" e rispolverarli, ogni tanto...!
Sì, è una bella mostra questa. E tutti la facciamo periodicamente.
Quanto ai mercatini, li amo per quel loro senso di tempo perduto: ogni bancarella è una capsula del tempo, l'unico viaggio a ritroso che si può fare ad occhi aperti.
E' una sorta di viaggio-crociera accogliente e distensivo nel proprio mare di ricordi: ricco di golfi, insenature e spiagge che celano e conservano decine di depositi, orme, tracce...
Non è sicuramente il caso di arenarsi....ma una breve una sosta - alla ricerca di sè stessi - talvolta è quantomai ritemprante!
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