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Pare un nemico,
trattenuto e respinto
oltre una gabbia
di palancole di ferro,
cemento armato e acciaio.
S’allontana dalla vecchia riva, il lago:
rimodellato e costretto, si trasforma.
Avrà la nuova passeggiata, coi nuovi pontili:
sarà più ampia, moderna ed accogliente...
Ma il “mio” semplice lago
dei giochi e dei giorni di bimba,
oltre quelle fredde paratìe
sbiadisce nel ricordo...
e si fa sempre più lontano.
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© Luciana
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Nuovo lungolago di Como: vedi progetto paratìe
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6 commenti:
speriamo non sparisca prima che torni io:-)
Ciao Jaio!
I faraonici ed avveniristici lavori per la costruzione delle "paratie" ed il relativo allargamento da nove a venti metri della fascia lungolago sono stati divisi in tre tranche e dureranno almeno tre anni.
La sponda di lago comasca - così come attualmente la conosciamo - ne uscirà sicuramente più moderna, completamente trasformata.
Credo che (anche se resteranno ben presenti nei ricordi) mi mancherà un po' l'atmosfera dei "miei" angoli di lago...
Io ho una specie di idiosincrasia per i cambiamenti ai luoghi che amo. Purtroppo però il tempo esige le sue gabelle e avvengono... Ero inorridito per il molo nuovo di Imbersago (dove c'è il traghetto di Leonardo). Ora, anni dopo, devo dire che non solo non mi dispiace, ma che ne apprezzo la razionalità. Speriamo che a Como vada tutto per il meglio.
... speriamo soprattutto che siano sufficienti gli stanziamenti previsti e che - con i tempi che corrono - non s'interrompano i lavori in corso d'opera...
Ci stringiamo ai nostri ricordi che il progresso ci ruba. Qualcuno direbbe " Ma in che mondo vivi?" Forse ancora nel passato.
Penso sia tu quella bimba in riva al lago con la sua vecchia ringhiera. Immagine molto bella. Un abbraccio, cara Luciana. PAOLA
Ma le radici del passato sono ottima chiave anche per affrontare il divenire!
Sì, la piccolina incappottata e con cuffietta sono io (intorno all'anno di grazia 1961)
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