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Mi siedo sui ricordi:
accomodata, pigramente mi distendo
lasciando scivolare ed arretrare il tempo,
abbandonata alla carezza d’altre voci.
Riavvolgo i giorni, ne riascolto i suoni:
m’avvolge la temporanea integrità
di un’ovattata e protetta sensazione.
Svolgo quel tempo, lo ricerco ancora...
Sfatta svanisce in breve, quella mia panchina
ma rinfrancata nell’abbraccio amato,
pronta a camminar la vita e il giorno
nuovamente - io mi ritrovo eretta.
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© Luciana
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4 commenti:
"Il ricordo è un modo di incontrarsi". Mi piacerebbe che fosse un verso mio, ma è un pensiero di Gibran.
Ciao. Daniele
Mi piace molto, Gibran - lo definirei poeta-filosofo: ci ha lasciato riflessioni profondamanete sagge per ogni situazione e credo sia (meritatamente)il più citato fra i poeti...
L'avessi scritto io, "l'eretto" finale mi avrebbe fatto sdraiare:-)
Mandi e buona continuazione!
ahiahi, Jaio birichino...onni soit qui mal y pense!... (ma hai notato invece che simpatica la panchina in legno dell'illustrazione?)
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