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fotografia: Franco A. Cavalleri
Un batuffolino di piume ed ali, 'cirpa' inconsapevole e indifeso:
saltella ed apre il becco, reclamando a gran voce la sua cena.
Rosso d’uovo sodo e carne trita, un pizzico di mela ed ecco il sonno
calare improvviso, chiudendo gli occhi al ristorato piccolo amico
caduto dal suo nido - scosso dal violento nubifragio, nottetempo.
(Forse, m’intenerisce per questo: mi assomiglia.
Siamo entrambi sperduti, in fronte al mondo.)
© Luciana
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dopo qualche giorno trascorso insieme, Merlina si è rinforzata ed inizia a compiere qualche breve e piccolo volo, ma non è in grado di imparare a cibarsi da sola.
Oggi la consegneremo al CENTRO RECUPERO ANIMALI SELVATICI DEL BOSCO DI VANZAGO (MI). - (Tel. 02/9341761.)
Pian piano verrà reintrodotta alle sue consuetudini naturali, dapprima mediante l'utilizzo di voliere e soltanto successivamente liberata nel bosco.
Ultima news..."Merlina" (che noi tutti pensavamo fosse appunto una merla, dato che al momento del ritrovamento era completamente marrone), da un paio di giorni aveva iniziato a mostrare alcune macchioline bianche sul petto, via via sempre più marcate. Il veterinario del centro, oggi ha confermato trattarsi in realtà di un piccolo di storno....(ancora non è dato comprendere se maschio o femmina). Lunga vita, al piccolo storno!
Un suggerimento, per chi trovasse un piccolo caduto dal nido:
nutritelo ed aiutatelo, ma se avrete deciso di tenerlo qualche giorno con voi, non "liberatelo" subito dopo averlo fatto crescere... equivarrebbe a riconsegnarlo a morte certa, poichè dopo essersi "imprintato" sull'uomo non sarebbe più in grado di difendersi dai rischi naturali, nè di procurarsi il cibo.
Molto meglio rivolgersi alle apposite associazioni animaliste, come WWF, oppure LIPU: loro saranno in grado di suggerirvi come fare, per aiutare davvero il vostro piccolo amico!
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6 commenti:
Tenerissima poesia. Un grazie alla samaritana...
il samaritano in questione è stato mio marito Franco, che a Segrate ha raccolto il batuffolo tutto impaurito che saltellava a becco aperto, urlando la sua fame, senza che nessun merlo intervenisse:
probabilmente i genitori non c'erano più, oppure l'avevano volutamente eliminato dalla nidiata, chissà...
Abbiamo provato a "svezzarlo" ed ora mangia come un lupo ed inizia a svolazzare, ma... è praticamente impossibile insegnargli l'arte della sopravvivenza...
Se succedesse da me, purtroppo, farebbe subito una brutta fine per via delle gatte. Ho già trovato piume in giro. tengo le gatte per i topolini, ma non distinguono gra animale innocuo e no. ciao. Buona domenica.
pensa Paola che noi non abbiamo neppure il giardino...viviamo in appartamento ed in centro città: ecco perchè oggi abbiamo pensato di portarlo al centro WWF, così sarà gradualmente liberato all'interno dell'oasi e potrà lentamente riabituarsi alla vita naturale senza correre immediati pericoli di eventuali gatti, cani, o peggio ancora automobili...
Ciao Luciana,
evviva il piccolo storno!!
Bravissima, hai un cuore raro da trovare di questi tempi.
Miriam
Ciao Miriam
grazie del tuo gentile commento. Sabato scorso ho potuto osservare personalmente che all'oasi wwf arrivano moltissimi "ospiti" : anche se può non sembrare così, fortunatamente sono tante le persone che cercano di aiutare questi piccoli amici in pericolo di vita...
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