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L’antica scala interna in sasso, non c’è più:
neppure i suoi gradoni, ch'io salivo a due a due,
sono rimasti intatti. Scendere e salire la vita
era spontaneo e naturale, fra casa e scuola
ove ogni giorno era scoperta nuova
e il buio dell’androne era lì confinato
e non usciva - a minacciarmi il cuore -
Scomparsa è quella scala, e i suoi gradini,
né più mi attende lei - a braccia aperte.
Mi restano i ricordi, sempre vivi:
più forti della pietra e più longevi.
E quella porta a vetri
io vedo e salgo, ancora.
Ostinatamente, spesso...
e tu, m'aspetti.
© Luciana
"La cosa piu' bella della vita e' che la nostra anima
rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo".
(Kahlil Gibran)
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6 commenti:
Poesia deliziosa per la sua delicatezza: i ricordi sono più forti della pietra...
e con i ricordi, vive la promessa dell'incontro rinnovato - "a fine corsa"...
Meravigliosa: semplicemente. Anch' io ho un ricordo legato ad una scala di pietra. Paola
Paola...tu riesci sempre a "cogliere"... in totale sintonìa...
Ognuno di noi ha una sua personalissima scala di pietra.
Bella, bellissima
Sara Ferraglia
sarapoesia.blogspot.com
Nei ricordi, alcune immagini si fissano più indelebili di altre e si affiancando a profumi, colori, sensazioni che riportano il cuore a giorni ormai lontani... ed a persone amate...
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