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("Il sogno" - Pablo Picasso,1932 - olio su tela, Collezione privata)
Ad occhi chiusi, rivedo l’ombra
della mia camera, d’estate: fasce
di sole proiettarsi alle pareti, le voci
del cortile salire da dietro le persiane.
Le ascolto, insieme ai battiti del cuore.
Le trecce, il vestitino di cotone
stropicciato e la cucina profumata
di pranzo e di bucato steso al sole,
la sala con il parquet fresco di cera
ed i miei semplici giochi, in corridoio.
...E risento la sua voce, la sua voce
amata ancora, e che ritorna...
© Luciana
E, mentre scrivo,
condivido di cuore il pensiero di Piero Chiara:
"Ritornare sui posti della vita passata
A compiere verifiche e rievocazioni
È sempre un passo sbagliato.
Non si aggiunge nulla ai ricordi e
Anzi si guasta il lavoro della memoria.
Si confondono le immagini già chiare
Che il tempo ha composto e si smentisce
La pura verità della favola nella quale
Tutto ancora può vivere."
(Piero Chiara)
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6 commenti:
Il territorio libero e favoloso del ricordo, contiguo a quello del sogno, dove spesso sconfina... Dolcemente nostalgica.
Un territorio ampio... ed assai esplorato!
tornano le tue immagini, limpide e pulite come l'infanzia di cui parli, odorose di pane fresco:-)
un saluto
marina
Sono molto lieta che siano giunte intatte sino a te, Marina: è sempre bello condividere un'emozione ed a mia volta io ho avvertito spesso profondamente le tue, leggendo le tue (splendide) composizioni!
Un saluto caro
Mi colpisce il tuo ricordo che ritorna. soprattutto la voce.
Approvo le parole fi Piero Chiara. Sono stata qualche tempo fa nel mio vecchio cortile: la memoria è andata distrutta.
Immagino, Paola, il tuo sconforto nel trovare tutto così cambiato...
Abbiamo nel cuore tutto un mondo interiore che resterà eternamente intatto e confrontarlo al presente, me ne fa svanire i contorni nel rimpianto...ecco perchè sono perfettamente in linea con Piero Chiara e preferisco conservare tutto ciò così come lo vidi: nei miei ricordi...
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