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Il languore d'un fitto piovigginare
è diffuso, penetrante, insistente.
Sotto un cielo di nuvole basse,
dai nembi rigonfi e incombenti,
nell’auto, sul nastro d’asfalto
s’insegue un lucido andare.
Repentina s’insinua la brezza
che a cuneo apre e s’inoltra:
soffiando rincorre le nubi,
le scardina ed apre alla luce.
Fermati! C’è l’arcobaleno!
Un arco inatteso riluce
e improvviso s’espande
(è inebriante...e sorride.)
La vita, in quell’attimo lieve,
possiede e conferma speranze.
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© Luciana
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6 commenti:
un barlume di speranza l'ho avuto anch'io oggi quando dalla finestra del mio ufficio ho visto le Alpi pulite
pulite nel senso di ben visibili da lontano... o pulite nel senso di senza neve? (Pensavo ne fosse caduta un bel po' in questi ultimi giorni)
Fatto sta che la natura a volte lascia davvero senza fiato, quando riserva certi suoi spettacoli improvvisi ed inattesi... come in questi casi!
Sto sbirciando a caso tra i vari blog e mi sono soffermata qualche minuto sul tuo... sembra accogliente! Torno a vagare, ma ripasserò a curiosare!
benarrivata, grazie della visita e del commento - A presto rileggerci...
(Se vuoi, passa anche da www.comoinpoesia.com)
Mi sono persa qualche post. Ora li leggerò tutti. In questi giorni sono un pò stanca: passerà. A presto. Paola
ciao Paola, bentornata... immagino non sia facile il rientro alle consuetudini quotidiane, dopo un magnifico tuffo nella Grecia artistica e storica come quello che hai appena compiuto...ma sono lieta, di riaverti in visita ai miei blogs...
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