martedì 9 febbraio 2010
"Homo homini lupus"
- “Homo homini lupus”.
(La cronaca selvaggia
mi dà brividi, al pensiero)
Rincorrere o percorrere invano
vie e mete di sogni, senza rete:
è il passo più lungo del previsto
che porta all’assillo quotidiano
senza rotta né ripari e che
in troppi casi oggi, si ripete.
E cade la neve, stanca,
che non imbianca i cuori
quando acuta si fa rovello
la ricerca d’un giaciglio
ove posare il cuore:
e il freddo, si fa gelo.
Remando, mantengo la mia rotta
volutamente libera e lontana
da turbolenze e forti affanni
d’effimeri riscontri in status,
in mete assurde o esagerate
di vacui, imprendibili orizzonti.
Ricca d’avere e conservare
nei ricordi e in cuore vividi
esempi e punti di riferimento,
spesso riprendo l’antica mappa
consultando nei punti cardinali
i saggi consigli avuti e amati.
Ci rifletto...
E mi ritengo fortunata.
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© Luciana
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7 commenti:
Cara Luciana, i miei studi sono per lo più tecnico-matematici, quindi non sono in grado di dire se la metrica di una poesia è pura o meno, se rispetta delle regole o meno.... Il mio concetto di POESIA è questo : uno scritto in versi grammaticalmente e strutturalmente corretto, che riesce a trasmettrmi delle emozioni, preferibilmente comprensibile (non nego che girando per il web leggo e rileggo delle cose che non riesco a comprendere); se poi mentre leggo riesco a visualizzare nella mia mante delle immagini, per me è il massimo.
Ti leggo con interesse perchè nei tuoi scritti trovo ciò che voglio, sono comprensibili (a rispetto del lettore!) e mi dai emozioni.
Anche questa poesia me ne dà, e mi ci ritrovo. La vita ha picchiato duro e anch'io mi navigo libera e lontana, guidata dalla bussola dell'esperienza del passato e dai miei personali valori....
Cerco di essere felice con quello che ho...
Un abbraccio.
Il tuo commento lungo e appassionato mi dice quanto sia stata profonda l'empatia che ha guidato il tuo cuore nella lettura dei miei versi, Roberta. Te ne ringrazio - e sono io, ora, ad esprimerti quanto mi sia caro riuscire, in parole, ad esprimere e ricreare comunione e sintonia d'intenti e di emozioni.
(La vicinanza e l'amicizia possono certamente nascere e crescere in molti modi...ma uno di essi, può essere la poesia...)
Condivido in toto il bel commento di Roberta: la vera poesia è quella che trasmette emozioni e che fa del lettore un secondo poeta.
I tuoi versi sono un compendio di saggezza, un inno a seguire i valori più veri e più vivi sulle rotte della memoria. Barra a dritta, timone ben saldo, navighiamo tenendoci lontano dai vortici.
condivido.... come già dicevo a Daniele ieri, tutto il resto è "futile".... la vicinanza è una cosa sottile che si percepisce, non è una contesto fisico che si tocca.....
Grazie Daniele,
il tuo è un augurio amico che si vorrebbe sempre poter ricevere e saper donare.
Le notizie di cronaca comasca di questi ultimi giorni mi hanno fatto pensare molto, sono state davvero terribili e la composizione è nata proprio sull'onda di quei pensieri.
Difficile, se non impossibile, trovare un commento a quanto è accaduto. Interiorizzare e metabolizzare, anche se ci si ritrova semplicemente spettatori ai fatti di cronaca, fa però concludere con il pensiero che siamo fortunati ad avere avute salde radici. Coltiviamole, sempre - e per sempre...
E' sempre piacevole scoprire imprevisti ed involontari legami, come quello che la mia interpretazione mi fa vedere tra questa tua poesia ed il mio post casualmente pubblicato nemmeno 24 ore dopo! Gli spunti di partenza sono diversi ma i percorsi mi sembra si somiglino molto.
Ciao Anna, grazie del tuo commento:
è vero, percorriamo giorno per giorno la vita rinforzando attraverso l'esperienza le nostre piccole e grandi autodifese personali - e la riflessione è sempre un ottimo mezzo e punto di partenza, attraverso cui osservare ed interagire con il quotidiano.
GrandeCIAO...
a presto rileggerci!
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