martedì 7 settembre 2010

Ritorno

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Risalgo col pensiero: l’ascensore in legno
si ferma, è al piano tre. Collassa il tempo:
stava rinchiuso in una mia bolla colorata
di sensi e di momenti, trattenuti al sogno.

Inseguo quei profumi intensi ed i dettagli,
cammino piano fra memorie di cristallo,
fisso ed espando attimi. Tintinnano lievi
i miei più intimi momenti, d’emozione.

Come di là da una barriera, riemerge
alla memoria ogni scalino, del passato
percorso, dei giorni lontani e delle ore
ovattate, trascorse al desco familiare
o raccolte in spicciole conversazioni.

Immagini d’un piccolo infinito quotidiano
che allora mi pareva tutto… e tutto, era.



© Luciana

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2 commenti:

SaràPoesia ha detto...

Mamma mia che strani scherzi fanno a volte i ricordi! Leggo questa tua bellissima poesia e mi commuovo.
Bella, bella.

Un abbraccio

Sara Ferraglia

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

reciprocità e condivisione, Sara...è successo istintivamente anche a me, in lettura dei tuoi versi!
; ))