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Tempo trascorso, interrotto ed immobile,
riflesso in oggetti posseduti e toccati,
in minime impronte seminato e vissuto.
Tempo che fugge - ed è fuggito -
impresso in minime e minuscole cose.
Tempo, immobile ombra al quadrante
fissata da antiche lancette: immagine
sgualcita, ocra e stinta, incorniciata.
Tempo che ci osserva, al passo
esanime, indifferente ed indolore.
Tempo interrotto, frantumato, spezzato:
riflesso dalla vitrea lunetta fratturata
di un logoro paio d’occhiali impolverato
Tempo che riemerge - e ancor respira -
fra memorie accumulate, ritrovate intatte.
Tempo che scorre, che continua ancora
ed integro permane, avvinghiato
al senso compiuto della vita.
© Luciana
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2 commenti:
Antropologia sociale storica, una cosa che mi interessa molto... Detto in parole povere, come si viveva nel quotidiano
....e che, istintivamente, fa riflettere molto...
l'oggettiva caducità della vita e la soggettiva permanenza nei luoghi e negli oggetti... che in certi frangenti capita talvolta magicamente di avvertire, quasi di poter tangibilmente afferrare...
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